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Negli ultimi mesi, si è parlato a gran voce dell’aggiornamento dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), un tema che riguarda da vicino la salute e la qualità della vita di chi necessita dell’ausilio di tecnologie assistive informatiche. Con l’adeguamento del Nomenclatore dopo più di vent’anni, ci sono infatti tante novità che mirano a migliorare i servizi sanitari ed è dunque davvero importante capire cosa sta succedendo e quali sono le opportunità concrete per pazienti, famiglie e operatori che i nuovi LEA porteranno a partire dal 28 gennaio in poi.
I LEA sono l’insieme delle prestazioni e dei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o attraverso una partecipazione minore alla spesa complessiva. L’aggiornamento di tali livelli è fondamentale per garantire il massimo livello assistenziale per famiglie di pazienti che necessitano di cure mediche e di supporti protesici. Il decreto ministeriale, emanato entro sei mesi dall’approvazione della legge, introdurrà un sistema di indicatori di performance regionali, includendo aspetti gestionali, economici e patrimoniali i quali contribuiranno al monitoraggio delle spese e alla valutazione delle performance sanitarie, potenziando la trasparenza e l’efficienza dei servizi offerti.
Nuovo Nomenclatore e assistenza sanitaria: cosa cambia davvero
Il Nomenclatore tariffario – lo avevamo approfondito qui – introduce nuovi costi e innovazioni, tra le quali l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie, come l’atrofia muscolare spinale (SMA), e un aumento delle risorse per l’assistenza ambulatoriale e protesica pari a 700 milioni di euro rispetto al 2012, portando, così, diverse novità nell’ambito protesico e degli ausili informatici.
L’aggiornamento dei LEA e del Nuovo Nomenclatore rappresenta un passo avanti significativo, nonché un impatto diretto sull’intera classe di ausili informatici e tecnologie assistive. Tuttavia, il percorso è pieno di ostacoli, come testimoniato dai continui ricorsi e blocchi temporanei. Il più recente risale al 30 dicembre 2024 scorso, quando il Tar del Lazio ha sospeso temporaneamente l’applicazione a seguito di ricorsi presentati da oltre 350 strutture sanitarie; blocco poi revocato e in attesa di giudizio definitivo, previsto per il 28 gennaio 2025.
Comunicazione Aumentativa Alternativa e nuovi LEA: perché è importante conoscerli
La strada per una piena attuazione richiederà probabilmente un dialogo più completo tra istituzioni, strutture sanitarie e cittadini, perché queste innovazioni possano tradursi in benefici concreti per tutti. Sul tema, si è espresso il dottor Marco Gagliotta, Specialista di Comunicazione Aumentativa Alternativa, il quale ci spiega come queste novità influenzino il settore degli ausili informatici e tecnologie assistive, in particolar modo per quanto riguarda quelli per la Comunicazione – Classi 22 e 24. La Classe 22, spiega il dott. Gagliotta, include tutti gli ausili per il miglioramento della comunicazione in persone con difficoltà motorie, linguistiche o vocali. La Classe 24, invece, riguarda ausili che favoriscono l’interazione con l’ambiente, come sistemi domotici o dispositivi di controllo alternativo.
Nella Classe 22, troviamo comunicatori simbolici di base o dinamici – come iAlbaPad e AlbaTab Tablet Infrangibile – o ancora software per creare tabelle di comunicazione – ad esempio The Grid 3 e Boardmaker 7. Queste tecnologie assistive aiutano le persone con difficoltà linguistiche a comunicare. Per la Classe 24, alcuni esempi includono sensori ad azionamento meccanico – è il caso di GlassOuse Touch Switch – Sensore a tocco o anche GlassOuse Press Switch – Sensore a pressione – o ancora supporti per fissare comunicatori, che rendono la tecnologia accessibile anche ad utenti con gravi limitazioni motorie.
Ausili senza tariffa definita: le problematiche
Gli ausili senza tariffa standard possono avere costi molto variabili, specialmente quando richiedono personalizzazioni specifiche, cosa che diventa di grande ostacolo per molte famiglie. Qui entra in gioco il progetto riabilitativo individualizzato, che aiuta a individuare le soluzioni più adatte e facilita l’accesso a eventuali agevolazioni o supporti economici.
CAA e riabilitazione: prospettive future
Prendiamo un paziente con disabilità motorie severe che utilizza un comunicatore simbolico esteso con sintesi vocale. Questo strumento gli permette di costruire frasi e comunicare in modo efficace. Grazie a un sensore a scansione della Classe 24, può navigare tra le opzioni senza l’uso delle mani. Il progetto riabilitativo non solo identifica i dispositivi adatti, ma forma anche il paziente e i caregiver per un utilizzo ottimale.
Come conclude il dottor Marco Gagliotta, è necessaria una maggiore informazione rivolta alle famiglie, spesso poco consapevoli delle possibilità offerte dagli ausili. Allo stesso tempo, è fondamentale formare operatori sanitari, insegnanti di sostegno e caregiver, che svolgono un ruolo cruciale nel percorso riabilitativo.
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