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La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è una tecnica che mira ad aiutare le persone che hanno difficoltà nella comunicazione verbale ad esprimersi e a interagire con gli altri.
Tale approccio educativo, che fa da supporto alla comunicazione per persone con disabilità, disturbi del linguaggio o patologie neurologiche, può essere impiegato per aiutare, in particolare, bambini con autismo a comunicare le loro esigenze, i pazienti con Sclerosi Multipla a comunicare con i loro caregiver; ma anche persone che hanno subito danni cerebrali a recuperare alcune delle loro abilità comunicative.
Quali metodi utilizza la CAA?
La CAA si avvale di diverse metodologie e strumenti per trasmettere un messaggio, tra cui l’uso di simboli, immagini, gesti, espressioni facciali, dispositivi elettronici e altri mezzi non verbali, e può avere numerosi vantaggi per le persone che la utilizzano. In primo luogo, può migliorare la comunicazione e l’interazione sociale, consentendo a queste persone di esprimersi e di partecipare più attivamente alla vita quotidiana. Può inoltre aiutare a migliorare le competenze linguistiche, facilitando l’apprendimento di nuove parole e concetti. In terzo luogo, può ridurre il senso di isolamento e frustrazione che spesso tormenta le persone con difficoltà nella comunicazione.
L’approccio e gli strumenti utilizzati
Bisogna sottolineare che, tale approccio, è spesso impiegato con altre terapie, come la logopedia e la fisioterapia, al fine di migliorare la comunicazione e la qualità della vita di queste persone.
Gli strumenti di CAA includono schede, immagini, slides, dispositivi di comunicazione elettronici (come computer, tablet e telefoni cellulari) e altre tecnologie assistive, i quali aiutano a fornire un supporto visivo alla comunicazione e possono essere personalizzati in base alle esigenze individuali di ogni utente.
Gli strumenti della CAA
Ci soffermeremo maggiormente, nel corso di questo approfondimento, su quelli che comunemente vengono definiti comunicatori dinamici. Questi strumenti di comunicazione assistita sono composti, in genere, da un’interfaccia grafica che presenta icone o immagini, le quali rappresentano a loro volta parole, frasi o concetti che possono essere facilmente comprese dai pazienti.
Ci sono diversi tipi di comunicatori dinamici, che variano per dimensioni, design e funzionalità. Distinguiamo, ad esempio, iAlbaShield, AlbaMaker o la vasta gamma di iAlbaPad; strumenti realizzati appositamente per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa che non solo supportano le attività di logopedisti, familiari e caregiver – in generale – ma anche e soprattutto quelle degli insegnanti nell’inclusione scolastica.
Alcuni possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche dell’utente, mentre altri sono preconfigurati con una vasta gamma di parole e frasi comuni.
Il loro funzionamento è relativamente semplice. L’utente seleziona l’icona o l’immagine corrispondente alla parola o alla frase che vuole esprimere, e il comunicatore la riproduce attraverso una sintesi vocale o un display testuale.
Un bambino con autismo, ad esempio, può utilizzare un comunicatore dinamico per comunicare i suoi bisogni in classe, mentre un adulto con disabilità può utilizzare un dispositivo di comunicazione elettronico per interagire con i colleghi sul posto di lavoro.
Questi strumenti, così come la stessa CAA, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone con disabilità e possono essere utilizzati in molti contesti diversi, da quelli individuali a quelli educativi o terapeutici. Un passo importante verso autonomia, indipendenza e inclusione.
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