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Garantire l’accessibilità informatica nei casi di disabilità visive è un elemento chiave per garantire pari opportunità in ambito scolastico, domestico e lavorativo. Nel seguente approfondimento vi parleremo dei più noti ausili informatici per la lettura e la scrittura in Braille, esaminando i punti in comune, ma soprattutto le varie differenze che rendono ognuna di queste tecnologie unica e inclusiva.
Display Braille: cosa sono e come funzionano
I Display Braille sono dispositivi compatti che consentono la lettura del testo digitale tramite rappresentazione tattile sulla barra stessa. I piccoli perni in ceramica si alzano e si abbassano componendo parole e anche intere frasi tramite l’alfabeto in Braille, permettendo così di “leggere” quello che appare sullo schermo. Il Display si collega al PC o ad un Tablet tramite connessione USB e, grazie ai software di screen reader, trasforma il contenuto visivo in Braille. Questo consente agli utenti con disabilità della vista di studiare, leggere e-mail e diversi contenuti digitali.
Ne è un esempio Display Braille Focus 14 Blue, caratterizzato da una vasta gamma di funzionalità e una compatibilità davvero estesa. Con 14 caratteri Braille e una tastiera stile Perkins a 8 punti, la tavoletta Braille Focus 14 Blue consente agli utenti di leggere e rispondere ai messaggi senza dover interagire direttamente con i dispositivi informatici.
Tablet Braille: come e quando utilizzarli
A differenza dei Display Braille, i tablet Braille – come Braille Sense 6 Mini e BrailleNote Touch – sono dispositivi autonomi che non richiedono la connessione a un altro dispositivo per essere utilizzati, ma sono progettati per fornire un’esperienza completa di lettura e scrittura direttamente dal dispositivo stesso.
Braille Sense 6 Mini è un Tablet Braille compatto, con sistema Android 12, caratterizzato da una barra Braille con 20 caratteri e da una tastiera tipo Perkins con 9 tasti Braille. BrailleNote, dal canto suo, è invece disponibile in due versioni, a 18 celle e a 32 celle, ma in entrambi i casi comprende Software educational, per agevolare le attività educative in diversi contesti e in base alle esigenze specifiche dell’alunno. Questa tipologia di sostegno per le disabilità visive consente di prendere appunti e salvarli in vari formati digitali in piena autonomia, leggere documenti, libri e pagine web e utilizzare applicazioni educative, tutto direttamente da un unico dispositivo compatto e leggero, così da poter essere portato sempre con sè.
Tastiere con tasti in carattere Braille: conosciamone alcune
Un errore comune è confondere display e tablet Braille con le tastiere caratterizzate da tasti in rilievo con alfabeto Braille. Queste ultime sono infatti comuni tastiere standard ma con tasti grandi e lettere e numeri in rilievo e sono utilizzate per scrivere e svolgere ricerche sul Web ma, a differenza dei display e tablet Braille, non permettono la lettura tattile dei contenuti digitali.
Ne sono un esempio le tastiere Braille Bianco/Nera XL e Braille Bianco/Nera Mini, caratterizzate grandi tasti Braille in rilievo e disponibili anche nelle versioni con caratteri stampati, in modo tale da poter essere utilizzate anche nei casi malattie degenerative, come maculopatia e glaucoma, o anche da utenti ipovedenti in contesti propedeutici nel corso dell’apprendimento dell’alfabeto in Braille.
In occasione della Giornata Nazionale del Braille, che si celebra ogni anno in Italia il 21 febbraio, abbiamo dunque approfondito le principali differenze e similitudini tra le tecnologie assistive che consentono agli utenti ipovedenti e non vedenti di leggere, scrivere, studiare e lavorare con minore difficoltà. I dispositivi informatici uniscono l’innovazione tecnologica con il geniale alfabeto brevettato da Louis Braille nella prima metà del XIX secolo, ponendo le basi per una quotidianità sempre più inclusiva.
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